Pubblicato il 12 Aprile 2011

A Torino la prima indagine, riguardante sette aziende le quali, secondo il PM Raffaele Guariniello, non avrebbero rispettato in modo corretto l'articolo 29 del Testo Unico in merito alla valutazione rischio stress lavoro correlato. L’articolo prevede l’obbligo generale di valutazione dei rischi complessivi, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, tra i quali il rischio stress, e la conseguente stesura del documento valutazione.
Non solo la mancata stesura del documento di valutazione rischio stress lavoro correlato può essere perseguibile per legge, anche una sua elaborazione non attendibile in relazione ai disagi denunciati dai lavoratori. Infatti le indagini avrebbero evidenziato che il metodo applicato dalle imprese controllate dall’Asl risulta essere superficiale e non si concentrerebbe sulla reale condizione lavorativa dei dipendenti, dato che si basa solo su alcuni parametri.
Un approccio che avrebbe dunque sottostimato i problemi e disagi che i lavoratori avevano denunciato ai medici aziendali, fornendo un quadro distorto della reale situazione lavorativa.
Dal 1 gennaio 2011 è in vigore, per ogni azienda, l’obbligo di valutare il rischio stress lavoro correlato e di provvedere alla stesura del documento di valutazione rischio stress lavoro correlato.

Ricordiamo che l’art. 29 del Testo Unico della sicurezza prevede che:
1.Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e con il medico competente.
2. Le attività sono realizzate previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
3. La valutazione e il documento debbono essere rielaborati in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
4. I documenti devono essere custoditi presso l’unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi.

Inoltre il datore di Lavoro è obbligato a informare e formare i lavoratori in merito alla valutazione dei rischi e quindi anche per quanto riguarda la valutazione rischio stress lavoro correlato.

Lisa Servizi effettua la valutazione rischio stress lavoro correlato secondo la metodologia proposta dall'ISPESL.
 

 

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