Pubblicato il 01 Marzo 2022

Le 3 vigilanze del preposto sicurezza

Le 3 vigilanze del preposto sicurezza

La figura del preposto sicurezza è fondamentale per la sicurezza in azienda. Il compito principale è vigilare. Ci sono 3 tipologie di vigilanza del preposto.

Il preposto per la sicurezza deve infatti svolgere attività di:

  • Vigilanza Comportamentale: monitorando i comportamenti a rischio tenuti dai lavoratori.
  • Vigilanza sul Processo Produttivo: individuando eventuali mancanze e malfunzionamenti di macchine, attrezzature impianti.
  • Vigilanza di tutte le altre condizioni di pericolo.

Con l'entrata in vigore della legge 215/2021 preposti per la sicurezza hanno visto un aumento della loro responsabilità, devono essere nominati dal datore di lavoro, non possono essere oggetto di ritorsioni per lo svolgimento della loro attività di vigilanza e i contratti di categoria possono riconoscere un emolumento per la propria attività (puoi leggere un articolo dell'Ing. Riccardo Borghetto, dal titolo "Riforma del D.lgs 81/08: quali le novità per le aziende?", con tutte le novità introdotte dalla legge 215/2021 tra cui un focus sulla figura del preposto)

Qualora durante la propria attività di vigilanza chi ricopre la figura del preposto individui un pericolo, è tenuto a intervenire immediatamente per cercare di farlo cessare.

Qualora sia necessario il preposto sicurezza lavoro può anche sospendere l'attività.

Le 3 vigilanze del preposto sicurezza

Il preposto sicurezza e la Vigilanza Comportamentale

La vigilanza comportamentale riguarda i comportamenti di sicurezza dei lavoratori, ovvero il rispetto delle disposizioni e istruzioni di sicurezza. 

Comportamento è quello che i lavoratori fanno, le azioni che compiono.

Qualora si presenti una situazione di comportamento a rischio il preposto deve "...intervenire per modificare il comportamento non conforme, fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza" e, qualora ciò non sia sufficiente o il lavoratore continui a comportarsi in maniera difforme a quella prevista, interrompere l'attività avvisando i superiori diretti del lavoratore che compie l'infrazione.

Volendo approfondire il concetto di vigilanza comportamentale è necessario sottolineare che quando si parla di "comportamento non conforme" si fa riferimento ad un comportamento a rischio infortunio tenuto dai lavoratori.

Tenuto conto di questa osservazione è necessario valutare se il preposto sia messo in condizione di fare vigilanza e se sia in grado di identificare correttamente i comportamenti a rischio.

Perché un preposto possa svolgere l'attività di vigilanza comportamentale è importante che abbia capacità di leadership e altre soft skill (per sapere di più sull'argomento ti consigliamo l'articolo "Il nuovo ruolo del preposto: Safety Leadership e Soft Skill" redato dall'Ing. Riccardo Borghetto) che gli permettano di comunicare efficacemente ed efficientemente coi lavoratori.

Un aspetto da considerare riguardante la vigilanza comportamentale è quello legato alla conoscenza dei comportamenti sicuri da parte dei lavoratori: questi spesso sanno esattamente quali comportamenti dovrebbero tenere ma non lo rispettano a causa delle conseguenze che ricevono nell’organizzazione del lavoro.

Se prevale il comportamento a rischio, non è quasi mai un problema di conoscenza e di formazione, ma di motivazione, creata dall’organizzazione.

Penso che un esempio possa essere più chiaro.

Un carrellista formato e in possesso di tutte le abilitazioni corre molto veloce, non perché non sappia quale sia il comportamento da tenere alla guida, ma perché nell’azienda c’è una mole di pallets da spostare che richiederebbe molti più carrellisti, che non ci sono. Per rispettare i tempi di produzione è necessario correre veloci.

Quindi è necessario sistemare le questioni organizzative prima di tutto, poi agire per modificare il comportamento dei carrellisti.

Per questo motivo le abilità di leadership e le capacità di modificare correttamente il comportamento umano sfruttando i Rinforzi Positivi e le altre conseguenze disponibili in modo efficace (per approfondire il tema della sicurezza comportamentale vi suggeriamo i nostri corsi BBS) dovranno ricoprire uno spazio fondamentale nella futura formazione dei preposti..

Rimane comunque possibile che il comportamento a rischio si instauri nel momento in cui il preposto non sta vigilando; per questo motivo è molto più efficace una sicurezza basata su comportamenti volontari, generati dal rinforzo positivo R+, che rimangono anche in assenza di vigilanza diretta, piuttosto che dalle imposizioni (rinforzo negativo R-) ove il comportamento sicuro viene immediatamente dismesso quando la vigilanza cessa.

Se l’obiettivo è quello di impedire l'ingenerarsi dei comportamenti a rischio (ad esempio impedire che i lavoratori non usino il caschetto) è prefer.

Il preposto sicurezza e la Vigilanza Comportamentale

Il preposto sicurezza e la Vigilanza sul Processo

L'articolo 19 comma f-bis recita "In caso di rilevazione di deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e di ogni condizione di pericolo rilevata durante la vigilanza, se necessario, interrompere temporaneamente l’attività e, comunque, segnalare tempestivamente al datore di lavoro e al dirigente le non conformità rilevate”.

Tra le attività a rischio che possono portare alla sospensione dell'attività troviamo:

  • Quando la posizione del lavoratore si trova nella direzione di un pericolo, come veicoli in movimento, rilasci di pressione, lancio di oggetti ecc. (Line of fire).
  • Lavori in quota oltre 2 metri, senza protezioni fisse (parapetti) o senza imbracatura di sicurezza agganciata in modo sicuro a parti strutturali (Lavori in quota).
  • Lavori all’interno di macchine e impianti in cui le protezioni sono state manomesse o bypassate, senza le necessarie autorizzazioni/permessi (Bypass dispositivi di sicurezza).
  • Lavori di manutenzione che prevedono l’introduzione di parti del corpo umano all’interno di macchine, impianti, attrezzature, senza che tutte le energie siano state preventivamente sezionate, scaricate, e messe in sicurezza con la procedura LO.TO. (Zero Energy).

Per approfondire la procedura LO.TO. vi segnaliamo il nostro articolo di blog "I 6 passaggi della procedura LockOut TagOut" e vi proponiamo il nostro corso "La procedura LOTO: Lock Out Tag Out".

Per quanto riguarda la vigilanza del processo, il preposto alla sicurezza è incaricato di monitorare il processo e non deve intervenire solo quando avvisato ma accorgersi da solo della presenza di pericoli per la salute dei lavoratori; va da se che per operare efficacemente il preposto debba:

  • Conoscere quali sono i rischi del processo.
  • Conoscere i casi in cui sospendere/ non sospendere l’attività, in accordo con le procedure aziendali.
  • Essere messo in condizione di operare e supportato dalla direzione nell’effettuare tale attività.

Il preposto alla sicurezza e la Vigilanza sul Processo

Il preposto sicurezza e la Vigilanza di tutte le altre Condizioni di Pericolo

Il preposto sicurezza, infine, deve vigilare su tutte le possibili condizioni di pericolo.

Questa definizione ovviamente apre la porta a diverse interpretazioni e rimanda a quanto previsto nel già citato articolo 19 comma f-bis.

Identificare con precisione questo bacino di attività è un'attività difficoltosa, ci limitiamo quindi a riportare la definizione di "pericolo" secondo il vocabolario Treccani: "Circostanza o complesso di circostanze da cui si teme che possa derivare grave danno".

Partendo da questa definizione è chiaro come l'attività di vigilanza del preposto sia oggi sempre più complessa e debba fare riferimento ad un numero crescente di criticità.

Il preposto sicurezza e la Vigilanza di tutte le altre Condizioni di Pericolo

Vuoi scoprire chi è il preposto alla sicurezza? Cerchi la definizione di preposto?

Per trovare le risposte a queste domande puoi leggere il nostro approfondimento "Preposto sicurezza: compiti, ruoli e obblighi".

 

Se sei un formatore, o sei interessato alle novità riguardanti il preposto della sicurezza, ti ricordiamo che Lisa Servizi ha messo a disposizione il nuovissimo materiale didattico per Corso Preposto e Aggiornamento Preposti 2022 su cui puoi trovare maggiori informazioni visitando il link.

 

Se sei un Datore di lavoro, un Dirigente o un Preposto e vuoi organizzare un'efficace attività di vigilanza SSL nel rispetto dell'art. 18 comma 3 ter, art. 19 e punto 12 allegato I del D.Lgs. 81/08,  ti ricordiamo che Lisa Servizi metta a disposzione la procedura interamente sviluppata da professionisti della salute e sicurezza "Organizzazione della vigilanza del Datore di lavoro, dirigente e preposto in ambito salute e sicurezza sul lavoro".

Richiedila tramite il Modulo d'ordine Lisa Servizi.

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