Pubblicato il 01 Ottobre 2013

Movimentazione Manuale dei Carichi: cos'è?
Leggendo i dati INAIL riferiti all’andamento delle malattie professionali si nota come negli ultimi 5 anni le denunce riguardanti problemi osteo-atricolari sono triplicate arrivando a superare la soglia di 30.000 richieste nel 2011. Dati impossibili da ignorare.

Visto l’impressionante numero di lavoratori esposti al rischio da sovraccarico biomeccanico, conseguente alla movimentazione manuale dei carichi, è necessario effettuare una approfondita valutazione di tale rischio in tutte le situazioni attraverso l’applicazione delle norme ad essa destinate.

Ma prima capiamo cosa si intende per Movimentazione Manuale dei carichi, o MMC:

Nel D. Lgs. 81/08, modificato da D. Lgs. 106/09, il Titolo VI è interamente dedicato alla Movimentazione Manuale dei carichi in particolare l’articolo 168, relativo agl’obblighi in capo al datore di lavoro, sottolinea l’importanza della valutazione delle condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro.
Le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari;
Oltre a queste tutte le operazioni definite movimenti ripetitivi vanno a coinvolgere gli arti superiori con patologie come l’infiammazione al tunnel carpale o l’epicondilite.

Oltre al Testo Unico, che definisce e inquadra la problematica, le norme UNI ISO 11228 e UNI EN 1005 definiscono le metodologie per una corretta Valutazione del rischio da Sovraccarico Biomeccanico dorso-lombare ed agl’arti superiori.

La norma UNI ISO 11228 divisa in tre parti:

Movimentazione Manuale dei carichi: UNI ISO 11228 parte 1, metodo NIOSH e Snook e Ciriello
Es: Addetto alle spedizioni che carica il furgone;

Traino e Spinta: UNI ISO 11228 parte 2, tabelle Snook e Ciriello, metodo avanzato
Es: Spostare dei bancali attraverso l’ausilio del transpallett;

Movimenti Ripetitivi: UNI ISO 11228 parte 3, metodo OCRA
Es: Confezionamento di scatoloni per essere spediti;

La Valutazione del Rischio da Sovraccarico Biomeccanico risulta complessa e per questo molto spesso viene erroneamente semplificata, o addirittura sottovalutata, non rendendosi conto della reale problematica presente in azienda.

Nella vostra azienda ci sono queste attività? Vengono movimentati oggetti con peso superiore a 3 kg? Per il trasporto di materiali o attrezzature vengono utilizzati carrelli a spinta?

Se la risposta è si, Lisa servizi dispone di adeguate professionalità al suo interno per effettuare la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico:
 

  • Movimentazione Manuale dei carichi
  • Traino e Spinta
  • Movimenti Ripetitivi




Per informazioni contattaci al nostro numero o all’indirizzo: commerciale@lisaservizi.it


 

 

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