Come fa il vertice aziendale a incidere in maniera efficace sulla sicurezza di un’organizzazione?
di Ing. Riccardo Borghetto, Amministratore Unico di Lisa Servizi
Quando si parla di gestione del comportamento umano e di quanto sia importante per ridurre gli infortuni sul lavoro, ci si riferisce quasi sempre al comportamento degli operativi (uso dei DPI, comportamento nel sollevare pesi, mantenimento di distanze rispetto a parti pericolose ecc.), ma non bisogna dimenticarsi del comportamento altrettanto importante della catena di comando e soprattutto del vertice aziendale.
Quello che dice e fa il CEO, sia in un meeting, sia durante un sopralluogo nei reparti, è comportamento.
Il comportamento del vertice ha un impatto molto importante sulla cultura di una organizzazione. È dal vertice che parte l’impulso, la spinta per migliorare la cultura organizzativa.
I 10 comportamenti che un vertice “illuminato” dovrebbe attivare:
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Mettere a disposizione un budget adeguato per aumentare gli standard di sicurezza e togliere più rapidamente possibile i pericoli del sito produttivo. Safety First non significa iniziare una riunione a partire dalla sicurezza, ma dare priorità negli investimenti. Non cercare di “patinare” la sicurezza con slogan come Safety First se sotto non c’è sostanza.
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Avvalersi di validi collaboratori, con adeguata esperienza, a partire da HSE/Rspp per iniziare o continuare un processo di miglioramento. Investire nella propria formazione e in quella degli altri sui migliori standard di sicurezza possibili, per essere sempre aggiornato e “avanti” rispetto ai tempi.
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Dare l’esempio per primo e spingere affinché tutti diano l’esempio corretto, sia nei comportamenti di sicurezza che nei rapporti interpersonali (salutare per primo, ringraziare, complimentarsi con gli altri per i comportamenti corretti, apprezzare il prossimo, considerare i lavoratori come persone, rispettare le opinioni diverse).
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Ammettere gli errori commessi e promuovere una cultura che accetti l’errore e lo gestisca.
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Non accettare scostamenti di sicurezza e quindi intervenire per sospendere situazioni/comportamenti a rischio, anche se questo impatta sulla produttività. Invitare gli altri a farlo.
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Costruire la fiducia facendo tutto ciò che viene promesso. Se perdi la fiducia non sei più credibile.
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Controllare l’avanzamento dei piani di miglioramento HSE con frequenti riunioni.
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Promuovere discussioni aperte, dove i lavoratori partecipino attivamente segnalando i problemi e proponendo le soluzioni possibili e magari intervengano subito in prima persona. Apprezzare chi segnala, partecipa, discute. Porre particolare attenzione alle risposte che possano essere interpretate come punizioni che inibiscono le discussioni e la partecipazione attiva di tutti i lavoratori.
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Mantenere alta la vigilanza sui comportamenti che possono portare a infortuni gravissimi o mortali, ma a frequenza bassissima. Non cercare il colpevole dopo un infortunio o comportamenti a rischio. Cercare le cause profonde dei comportamenti a rischio. Cercare di risolverle. Fare in modo di far emergere i segnali deboli.
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Non incentivare l’assenza di infortuni. Premiare i comportamenti sicuri.