Pubblicato il 31 Maggio 2011

Sicurezza trasporto stradale : autisti e la sicurezza

Sicurezza trasporto stradale : autisti e la sicurezza

 

Come in ogni settore, anche in quello del trasporto stradale è importante prestare attenzione alle condizioni lavorative, al fine di garantire una forza lavoro competente e motivata. Sebbene talune caratteristiche del settore rendano la gestione dei rischi più difficile di quanto non sia in altri settori, le pratiche comuni, le caratteristiche degli autisti stessi e le loro modalità di lavoro permettono comunque di gestire i rischi in modo efficace. L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pubblicato un rapporto che raccoglie casi studio sulla gestione dei rischi per gli autisti addetti al trasporto stradale. I casi presentano una varietà di iniziative e interventi mirati alla protezione di questa categoria di conducenti.

Gli autisti lavorano in modo indipendente, senza una sede fissa. Possono essere lavoratori autonomi e spesso hanno una lunga esperienza come conducenti. Questo significa che non è sempre facile comunicare con loro, consultarli e coinvolgerli. Inoltre, non sempre sono aperti ai cambiamenti. È perciò necessario coinvolgerli personalmente in soluzioni che devono essere sviluppate in accordo attraverso l’utilizzo di metodi partecipativi, al fine di sfruttarne l’esperienza e ottenerne il consenso. È inoltre fondamentale prevedere un tempo sufficiente per la discussione, la pianificazione, la sperimentazione e l’introduzione di cambiamenti

 È altresì possibile mettere a frutto l’esperienza degli autisti impiegandoli come sostenitori, formatori e tutori.

La gestione dei rischi dovrebbe prevedere il coinvolgimento dei clienti e delle parti interessate. Gli addetti alle consegne non operano in isolamento, ma fanno parte di una catena. I datori di lavoro degli autisti possono incontrare difficoltà nel garantire la sicurezza dei dipendenti durante lo svolgimento del lavoro presso i clienti. Inoltre, la natura concorrenziale dell’attività non stimola le società di trasporti ad avanzare richieste ai clienti, i quali potrebbero erroneamente supporre che la sicurezza degli autisti esuli dalle loro responsabilità. Per quanto riguarda i conducenti di veicoli per il trasporto pubblico, è opportuno ricordare che anche i passeggeri rientrano nel quadro dei rischi e delle soluzioni. Altre parti da coinvolgere nella gestione dei rischi possono comprendere:

·          le imprese che si occupano della raccolta e della consegna delle merci;

·          i passeggeri e gli studenti;

·          i gruppi per la sicurezza stradale, i ministeri dei Trasporti, la polizia, le autorità giudiziarie ecc.

I datori di lavoro di aziende di grandi dimensioni possono stabilire norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) per i loro contraenti addetti alle consegne. Ciò può incentivare queste piccole imprese a adottare tali norme nel lavoro con altri clienti.

L’attuazione di soluzioni relative alla SSL, fra cui le misure per una guida più sicura, potrebbe richiedere più tempo. Occorre tener conto di questo aspetto sia nell’organizzazione sia nella programmazione del lavoro. D’altronde, l’introduzione della guida difensiva può tradursi in una riduzione del consumo di carburante e, pertanto, in risparmi in termini di costi.

Formazione, corsi di aggiornamento e corretta esecuzione delle procedure costituiscono fattori molto importanti per gli autisti, ma è necessario che siano inseriti nel quadro di un sistema organizzativo volto alla prevenzione dei rischi e animato da un preciso impegno della direzione aziendale.

Ogniqualvolta vengano introdotti cambiamenti, è necessario valutare le ripercussioni nell’ambito della SSL. L’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle cabine di guida, ad esempio, può servire anche a migliorare la salute e la sicurezza dei conducenti.

È importante tenere conto della varietà della forza lavoro, considerando ad esempio le esigenze dei lavoratori più anziani e quelle dei lavoratori più giovani, nonché le esigenze delle donne conducenti e dei lavoratori stranieri.

Le principali conclusioni emerse dai casi studiati sono le seguenti:

·          Frequentemente gli autisti sono lavoratori autonomi, con una lunga esperienza e abituati a lavorare in modo indipendente. Questo, tra l’altro, implica: la necessità di adottare approcci pratici ma non paternalistici;

·          l’utilizzo di luoghi frequentati dagli autisti (ad esempio, le aree di sosta autostradali);

·          la necessità di consigli e soluzioni basati sull’esperienza degli autisti, per esempio:

·          coinvolgendo gli autisti nella valutazione dei rischi e nello sviluppo di soluzioni;

·          avvalendosi del loro ruolo di promotori, tutori ecc.;

·          prevedendo un tempo sufficiente per lo sviluppo di soluzioni e l’introduzione di cambiamenti.

·          Utenti, clienti e parti interessate dovrebbero essere coinvolti nelle soluzioni di gestione dei rischi. Essi comprendono:

·          la catena di fornitura: fornitori, sedi in cui avvengono le consegne ecc.;

·          passeggeri e studenti;

·          gruppi per la sicurezza stradale, ministeri dei trasporti ecc.

 

Sicurezza trasporto stradale : autisti e la sicurezza

 

 

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