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Pubblicato il 28 Luglio, 2017

valutazione rischio stress LC

Pubblicato il 15 novembre il Decreto della Direzione Generale di sanità della Regione Lombardia, n.10611 avente come oggetto “VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO INDICAZIONI GENERALI ESPLICATIVE SULLA BASE DEGLI ATTI NORMATIVI INTEGRATI”.

La finalità del presente documento è di fornire indicazioni generali utili ad identificare e valutare il rischio specifico nei luoghi di lavoro.
Dal 1 Gennaio 2011 siamo in fase di esigibilità, almeno per quanto riguarda la programmazione e l’avvio delle attività di valutazione del rschio stress LC, secondo le indicazioni metodologiche della Commissione Consultiva.
I principali obiettivi del documento regionale sono: dare indicazioni per l’applicazione di metodi e strumenti opportuni per il percorso di valutazone dello stress LC, evitando quelli che potrebbero risultare inadeguati; fornire utili suggerimenti per un percorso di valutazione e gestione del rischo stress LC, praticabile e fattibile, anche da parte delle piccole imprese.
Il documento che contiene le indicazioni Regione Lombardia si articola in tre parti:
– un focus sulla esigibilità attraverso la rilettura di alcuni passaggi cardine della normativa (LIVELLO DI ESIGIBILITA’)
– dei suggerimenti sui criteri, metodi e strumenti per l’effettuazione di un buon percorso di valutazione del rischio (GOOD PRACTICE);
– riflessioni su possibili arricchimenti di percorso (BEST PRACTICE).
Di seguito verranno toccati alcuni punti salienti del documento.
Le indicazioni della Regione Lombardia sottolineano che la valutazone del rischi stress LC è parte integrante del DVR generale e che deve avvenire previa consultazione dell’RLS.
La metodologia richiama quanto espresso dalla Commissione Consultiva, che vede la valutazion come un percorso a step, ed evidenzia l’opportunità di effettuare un primo step di analisi del rischo (valutazione preliminare) finalizzato a definire la presenza o assenza/irrilevanza del rischio stesso. Qualora si evidenzino uno o più elementi di rischio e le misure adottate risultino inefficaci si passerà al secondo step (valutazione approfondita).
Fondamentale è che la valutazone del rschio stress LC deve essere orientata alle soluzioni. Soluzioni che devono essere ricercate con la partecipazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti. Qui giocano un ruolo cardine a formazione e l’informazione: sono esse stesse misure di prevenzione.

Al’interno del paragrafo “good practice” sono evidenziati in particolare criteri, metodi e strumenti, che costituiscono, se affrontati in modo integrato e sistematico, un riferimento per effettuare un “buon percorso” di analisi del rischio.
Tra i criteri si evidenzia l’importanza della partecipazione effettiva dei lavoratori attraverso un processo di coinvolgimento dei i lavoratori e/o dei loro rappresentanti, che devono essere consultati fin dalle fasi iniziali dell’intervento.
Tale coinvolgimento, è auspicabile avvenga anche a conclusione della valutazione preliminare, per permettere di condividerne i risultati, le azioni di miglioramento da intraprendere, i successivi step di monitoraggio pianificati.

Infine, molto utili sono i percorsi definiti all’interno delle “best practice”, che illustrano ad esempio idee su come orientarsi nel percorso di controllo e gestione dei fattori di rischio, sul coinvolgimento dei lavoratori, e sul monitoraggio attivo.

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