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Pubblicato il 20 Luglio, 2017

Proposta CIIP sui soggetti formatori in materia di salute e sicurezza

 

Proposta CIIP sui soggetti formatori in materia di salute e sicurezza

Fonte: CIIP

La CIIP, consulta Italiana che riunisce alcune delle più importanti associazioni che operano in ambito sicurezza e salute sul lavoro, ritorna sul tema dei soggetti formatori autorizzati ad operare in ambito salute e sicurezza sul lavoro nei corsi per RSPP/ASPP.

Dopo che la CIIP ha segnalato mesi fa una situazione insostenibile (sulla base di un mio post), la CIIP ripercorre la normativa relativa ai soggetti formatori, sia coloro che possono operare a livello Nazionale che i soggetti accreditati dalle Regioni.

Viene focalizzata la normativa sul concetto di “strutture formative di diretta emanazione” riprendendo l’Accordo del 25 luglio 2012 che relativamente alla “Collaborazione degli organismi paritetici alla formazione” fornisce precise indicazioni in ordine alla rappresentatività di queste strutture ma, soprattutto, chiarisce il significato di “diretta emanazione” (strutture formative proprie o almeno partecipate) ribadendo che nel caso vengano utilizzate altre strutture esterne queste debbano essere accreditate. Questi organismi non possono procedere ad alcun “accreditamento” della formazione svolta da altri soggetti.

La CIIP arriva a concludere che “Tutti questi elementi sono concordi nel mettere in evidenza che la formazione deve essere effettuata solamente da enti o strutture in possesso dei requisiti e delle competenze e che solamente il sistema regionale può procedere all’accreditamento e alla verifica di tali requisiti.”

Ma quanto indicato dalla CIIP è rispettato in Italia?

Assolutamente no. La CIIP ammette che la complessità del sistema indicato e le diverse specifiche nei vari Accordi Stato Regioni ha comportato una larga violazione di quanto sopraindicato con interpretazioni varie e, di fatto, discordanti con l’obiettivo dichiarato.

La CIIP continua con una affermazione “forte” e in contrasto con quanto praticato da alcune associazioni che ne fanno parte:

“Come più volte denunciato da CIIP, attualmente continuano ad operare sul mercato moltissimi soggetti privati che erogano formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro senza essere accreditati dai sistemi regionali e, quindi, spesso sprovvisti delle strutture e delle competenze necessarie, ma che rilasciano attestati con loghi di soggetti “legittimati” che si arrogano il diritto di rilasciare sub autorizzazioni o abilitazioni.”

La CIIP auspica un intervento normativo:

“Per ovviare a questa grave situazione è necessario che nei prossimi provvedimenti legislativi venga chiaramente specificato che per poter svolgere l’attività di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è necessario possedere requisiti specifici (organizzazione, strutture, docenti qualificati, competenze) e che la “certificazione” delle competenze avvenga sempre attraverso un sistema di accreditamento pubblico. Naturalmente il sistema di accreditamento regionale dovrà essere rivisto in quanto attualmente concepito per obiettivi diversi e dovrà considerare le esigenze specifiche proprio relative alla materia in oggetto.”

CIIP auspica che le Regioni si dotino di un nuova procedura di accreditamento specifica per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (ad esempio prevedendo obbligatoriamente una certificazione delle competenze ai sensi della norma UNI ISO 29990.2011 e un sistema di gestione secondo standard riconosciuti in Italia e negli altri Paesi) con valenza sull’intero territorio nazionale, in coerenza con il quadro normativo che già riconosce a livello nazionale gli attestati rilasciati dai diversi soggetti formativi accreditati nella singola Regione.

La CIIP conclude auspicando controlli efficienti “che non si limitino alla verifica formale della presenza degli attestati.”

 

Commento da parte dell’ing. Riccardo Borghetto:

Acune Blasonate associazioni che fanno parte della CIIP operano proprio come dice CIIP. Ma non si tratta di casi rari, anzi ormai è diventata la regola.

L’attuale normativa è tale che anche associazioni che operano a livello Mondiale, mi riferisco alla IPAF che opera facendo formazione sulle PLE, per operare in Italia necessita di attestazioni che deve acquisire.

In Italia tutti fanno formazione sulla sicurezza, comperando attestati da una delle oltre 100 associazioni/enti bilaterali/ecc. millantando struttura e requisiti mai posseduti. Le associazioni fanno business vendendo attestati. Le Regioni che dovrebbero regolamentare la questione sono dotate di procedure burocratiche, formalistiche, costose per cui anche gli enti accreditati finiscono per compere attestati.

La formazione sulla sicurezza è mediamente scadente e non efficace. I datori di lavoro percepiscono di pagare senza avere un valore aggiunto. Gli infortuni continuano ad avere tassi elevati.

La legge indica una direzione. Il Paese va dalla parte opposta. Con buona pace di coloro che dicono che abbiamo una delle migliori legislazioni in ambito sicurezza.

Quando mai diventeremo un paese normale?

Vai al testo della proposta CIIP

 

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