Legionella: buone pratiche europee
È stato pubblicato di recente dall’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) il resoconto che fa il punto sul quadro normativo esistente in merito alla legionella e fornisce le relative linee guida per una prevenzione attiva ed efficace. Inoltre tale relazione, intitolata “ Legionella and Legionnaires’ disease: a policy overview” riporta per la legionella buone pratiche europee applicate da alcune organizzazioni.
La legionella è un’infezione respiratoria che si contrae inalando piccole gocce di acqua contaminate dal batterio in questione. Normalmente, un soggetto sano esposto alla legionella non corre alcun rischio. Tuttavia alcuni individui risultano essere più esposti al rischio legionella, tra i quali la relazione europea individua: “persone al di sopra dei 45 anni, i fumatori, i grandi bevitori, le persone affette da malattie croniche delle vie aeree o dei reni e i soggetti colpiti da immunosoppressione”.
Il problema della legionella rientra tra i rischi biologici. Se da un lato, quasi tutti i Pesi europeo hanno adottato politiche di salute pubblica contro la legionella, ancora pochi la considerano come aspetto legato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ad esempio vi possono essere esposti i tecnici addetti alla manutenzione di impianti di condizionamento dell’aria e di fornitura dell’acqua. Ma non solo. Infatti sono numerosi i casi che offrono condizioni ideali per lo sviluppo del batterio della legionella, la cui esposizione può riguardare i “lavoratori operanti in luoghi in cui sono presenti macchine di atomizzazione, nonché dentisti, operai di impianti petroliferi e a gas in mare aperto, saldatori, addetti ai servizi di autolavaggio, minatori, operatori sanitari, operai di impianti preposti al trattamento delle acque di scarico in diverse industrie, ad esempio fabbriche per la produzione di pasta e di carta”.
Generalmente il rischio legionella viene tenuto sotto controllo attraverso “misure che impediscono la proliferazione dei batteri nel sistema, nonché attraverso la riduzione dell’esposizione a goccioline di acqua e ad aerosol”.
La relazione dell’Agenzia Europea riporta per la legionella buone pratiche attraverso cui diversi enti ed organizzazioni hanno gestito la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione alla legionella durante il lavoro. Tra le varie buone pratiche riferite alla legionella troviamo anche il caso italiano di Trenitalia.
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