Di Ing. Riccardo Borghetto, Amministratore Unico di Lisa Servizi
Con la Legge 215/2021, la formazione dei preposti cambia ritmo: almeno 6 ore di aggiornamento in presenza ogni due anni. In caso di modifiche nei processi, nei rischi o nell’organizzazione, il corso va ripetuto anche prima della scadenza.
Ma la vera domanda è:
Quali contenuti scegliere per rendere davvero utile questo aggiornamento?
La normativa lascia spazio alla progettazione
L’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 non elenca argomenti precisi. Parla genericamente di formazione “in relazione ai compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro”. Sta quindi ai datori di lavoro, RSPP e formatori costruire un piano formativo efficace, che risponda ai bisogni reali dei preposti e dell’azienda.
I temi fondamentali
1.Rischi e novità normative
I corsi possono riprendere i rischi già noti, ma è più utile concentrarsi su rischi nuovi o in evoluzione, come:
- sostanze riconosciute di recente come cancerogene;
- violenze e molestie sul luogo di lavoro;
- aggiornamenti legislativi che impattano la gestione operativa: come la verifica di efficacia dei corsi di formazione.
2.Cambiamenti nei processi e nell’organizzazione
I mutamenti produttivi e organizzativi vanno affrontati subito, non “alla prossima formazione”. Coinvolgere i preposti nelle fasi di cambiamento li rende più consapevoli e rafforza la loro capacità di guidare il gruppo.
3.Obblighi e ruolo del preposto
Molti preposti sanno cosa dovrebbero fare, ma non riescono a farlo per ragioni organizzative o relazionali.
Serve quindi lavorare su:
- procedure di vigilanza quotidiana;
- modalità di segnalazione verso i superiori;
- gestione del feedback ai lavoratori.
In altre parole: aiutare i preposti a vivere davvero il loro ruolo.
Le soft skill: la vera area di crescita
In molte aziende, il preposto è diventato capo per anzianità o competenza tecnica. Ma la capacità di comunicare e guidare spesso non è mai stata sviluppata. Non sorprende quindi che in molti casi prevalga un approccio impositivo o punitivo, poco efficace nel lungo periodo.
Ecco perché le 6 ore obbligatorie possono diventare un’occasione per potenziare le soft skill, tra cui:
- comunicazione efficace e rispetto interpersonale;
- costruzione della fiducia nel team;
- uso del feedback correttivo in chiave costruttiva;
- rinforzo positivo (R+) per motivare i comportamenti sicuri;
- gestione dell’errore umano e promozione della Just Culture;
- capacità di influenzare positivamente i colleghi.
- Leadership
Questi sono i temi che Lisa Servizi propone da anni nei suoi corsi, con grande riscontro tra i partecipanti.
Altri contenuti che fanno la differenza
Oltre agli argomenti più tradizionali, ci sono aree che rendono l’aggiornamento del preposto ancora più attuale e coinvolgente:
⚖️ 1. Casi reali e giurisprudenza
L’analisi di sentenze e casi concreti aiuta a comprendere le responsabilità del preposto e il rapporto con dirigenti e RSPP.
💻 2. Strumenti digitali per la vigilanza
App, portali e software di audit stanno cambiando il modo di segnalare e gestire la sicurezza.
Il preposto deve conoscerli, ma anche capire gli aspetti etici e di privacy, soprattutto con l’arrivo dell’intelligenza artificiale.
👥 3. Leadership e cultura della sicurezza
Il preposto non è solo chi “controlla”, ma chi influenza la cultura del suo reparto.
Serve lavorare su leadership positiva, gestione dell’errore e coinvolgimento del team.
🧠 4. Soft skill avanzate
Gestione dei conflitti, coaching, mentoring, intelligenza emotiva.
Tutte competenze che rendono il preposto un punto di riferimento umano oltre che tecnico.
❤️ 5. Rischi psicosociali e benessere
Lo stress, il disagio o i comportamenti ostili possono compromettere la sicurezza.
Occorre formare i preposti per riconoscere i segnali e attivare un clima di rispetto e inclusione.
🔍 6. Laboratori e simulazioni
I corsi più efficaci sono quelli esperienziali:
role play, analisi di casi reali, “safety walk”, metodologia Lego Serious Play ®, corsi per osservatori BBS e osservazioni guidate che trasformano la teoria in comportamenti concreti.
Conclusione: da obbligo a leva di cultura
Le 6 ore di aggiornamento biennale rappresentano il minimo previsto dalla legge, ma possono diventare una grande opportunità. Un’occasione per trasformare i preposti in leader della sicurezza, capaci di comunicare, motivare e vigilare con autorevolezza e rispetto.
Perché la vera formazione non serve solo a sapere “cosa fare”, ma a volerlo e saperlo fare bene. Con competenza, responsabilità e passione.
Lisa Servizi organizza il corso di “Safety Leadership e gestione dei comportamenti umani” valido cone aggiornamento preposti, per iscriverti o conoscere il programma