Pubblicato il 20 Febbraio 2012

Dopo la sentenza Thyssen arriva un’altra importantissima sentenza di condanna nei confronti dei responsabili dei tanti morti sul lavoro causati dall’esposizione ad amianto. Si tratta della sentenza di primo grado che ha condannato i proprietari dell’Eternit a 16 anni.

Le fibre di amianto hanno finora ucciso 2191 persone. Sono stati condannati i proprietari della Eternit dell’epoca: Stephan Schmidheiny, miliardario svizzero di 64 anni, e il barone belga Louis de Cartier, 90 anni, colpevoli di disastro doloso e omissione di cautele antinfortunistiche.

Molto lungo l’elenco del risarcimento danni e delle provvisionali per le parti civili: tra questi 4 milioni al Comune di Cavagnolo e 25 milioni per il Comune di Casale, 100 mila euro a Cgil nazionale, Associazione familiari e vittime dell’amianto e Legambiente onlus. Settantacinquemila a Wwf Italia. Undici milioni a Inail. E poi risarcimenti per cifre dai 30 ai 35 mila euro per gli eredi delle vittime.
Ovviamente gli avvocati hanno fatto ricorso in appello. Vedremo come andrà a finire.

Si tratta in ogni caso di una sentenza storica, simile ad una class action.

Nel frattempo il giudice Guariniello si sta battendo per la realizzazione della Procura Nazionale specializzata nella materia.

Vai agli approfondimenti sulla sentenza eternit e l’amianto in generale:

 

-Ambiente e Lavoro

-il Fatto quotidiano

-Inail


 

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