Pubblicato il 02 Settembre 2011

A meno di un anno dal divieto della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per asporto merci, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge finalizzato alla definizione più accurata del campo di applicazione del divieto.

L'introduzione, attraverso la finanziaria del 2007, del divieto di produzione e commercializzazione di sacchi non biodegradabili per asporto merci non biodegradabili intendeva promuovere la modifica delle abitudini dei cittadini, incentivando il riutilizzo. Lo scopo finale era di controllare l'impatto che i sacchetti di plastica provocano sull'ambiente una volta abbandonati e delle modalità di smaltimento degli stessi.
A partire dal 1 gennaio 2011 è vietata la commercializzazione e l'utilizzo dei sacchi non biodegradabili. Si stava attendendo l'avvio di un programma sperimentale volto alla progressiva riduzione della commercializzazione dei sacchi non biodegradabili per asporto merci. Ed ecco che il disegno legge in questione intende regolamentare più nel dettaglio l'introduzione del divieto.
Infatti, la mancanza di provvedimenti per il raggiungimento graduale del divieto imposto, hanno provocato l'insorgenza di dubbi interpretativi e difficoltà nell'applicazione pratica dello stesso. Il nuovo disegno legge sui sacchi per asporto merci non biodegradabili si propone di far chiarezza in riferimento agli aspetti tecnico-scientifici, ma anche, alle conseguenze del mancato rispetto del divieto medesimo.
I principali contenuti del disegno di legge sono i seguenti:
• il riferimento alla normativa tecnica che deve essere adottata per la fabbricazione dei sacchi biodegradabili per asporto merci;
• l’esclusione dall’applicazione delle disposizioni previste per i sacchetti che rispondono a particolari requisiti;
• la sanzione amministrativa per coloro che commercializzano prodotti non conformi alle disposizioni vigenti;
• le violazioni possono essere punite solo dagli organi di polizia amministrativa;
Inoltre il disegno di legge rimanda al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l’emanazione di un decreto dove vengano definite le modalità di comunicazione e i relativi contenuti, che i produttori dei sacchi in plastica non biodegradabili dovranno fornire al pubblico per una corretta gestione del relativo ciclo dei rifiuti.
Ora il disegno di legge sui sacchi biodegradabili deve essere approvato dal Parlamento e venire pubblicato in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore.
 

Per ulteriori dettagli e chiarimenti vi invitiamo a contattarci.

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