Pubblicato il 27 Maggio 2016

Normativa sulla gestione dell’amianto negli edifici: interpello 10

L’Italia è stata il maggior produttore europeo di amianto dopo l’Unione sovietica: il ministero dell'ambiente, in collaborazione con INAIL e regioni, ha censito 38mila siti contaminati, di cui 35.521 ancora da bonificare. Tra questi 779 sono stabilimenti attivi o dismessi a cui vanno aggiunti dodici siti di interesse nazionale.

 Davanti a questo scenario è inevitabile porsi alcune domande:

  • Come si può affrontare la presenza di amianto e tutelare la salute dei lavoratori?
  • Quali sono le normative da applicare per la gestione dell’amianto?

L’ambito dell’applicazione della normativa in tema di gestione dell’amianto negli edifici: è proprio l’argomento dell’interpello numero 10 del 2016 pubblicato da parte della relativa commissione presso il Ministero del lavoro in risposta ad un quesito formulato da Confindustria con riferimento alla Legge 27 marzo 1992 n. 257 ed al DM 6 settembre 1994.

La risposta al quesito collega il DM 6 settembre 1994 con il Dlgs 81/08 ritenendo che eventuali materiali contenenti amianto debbano essere gestiti mediante l’applicazione delle disposizioni del DM 6 settembre 1994 da parte del proprietario/conduttore e del Dlgs 81/08 da parte del datore di lavoro.

Per approfondire i contenuti vi consigliamo di leggere l’interpello numero 10 2016.

Vi informiamo inoltre che in questo periodo vi sono molti finanziamenti per la bonifica dell'amianto, sia a livello locale che a livello Nazionale.Ad esempio nel recene bando ISI INAIL la bonifica dell'amianto è uno degli assi specifici per i quali si possono ottenere fino a 130.000 € a fondo perduto.

Lisa Servizi può aiutarvi nel rispondere a queste domande perché vanta un'approfondita e consolidata esperienza nella gestione, nel censimento e nella mappatura dei materiali contenenti amianto.

Le attività connesse e offerte sono le seguenti:

  • localizzazione e caratterizzazione dei materiali contenenti amianto;
  • valutazione del rischio amianto e dello stato di conservazione
  • prelievo e analisi di materiali
  • campionamenti ambientali per la determinazione di fibre aerodisperse
  • redazione del documento di valutazione del rischio amianto secondo la normativa vigente
  • assunzione dell'incarico di Tecnico Responsabile per il controllo e la manutenzione dei manufatti in amianto
  • specifica formazione del personale

Si conta che siano ancora almeno 300mila le strutture da bonificare in Italia, si può e si deve fare molto di più. Lisa Servizi lavora affinché le bonifiche non siano insufficienti e si costruisca una sempre maggiore e fondamentale attenzione e tutela della popolazione e dei lavoratori.

Per maggiori informazioni sulla valutazione del rischio amianto e lo stato di conservazione dei vostri edifici scrivete a commerciale@lisaservizi.it 

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