Ministero della Salute: rischi cellulari
Ormai i telefoni cellulari e la tecnologia mobile sono presenti nella vita di tutti, un anno fa l’OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) stimava essere attivi 6 miliardi di abbonamenti presupponendo che questo numero sarebbe sicuramente cresciuto.
Nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS ha classificato i campi elettromagnetici in radiofrequenza come “possibilmente cancerogeni per l’uomo”, il gradino più basso della scala di valutazione dell’Agenzia sui fattori di rischio dei tumori, adottata nel caso di evidenze scientifiche limitate e in cui il livello di correlazione non è “certo” e nemmeno “probabile”. Ad oggi, secondo l’OMS, non è stato tuttavia accertato alcun effetto sanitario avverso causato dall’uso dei telefoni cellulari.
Nell’ultimo periodo però è stata data un’altra risposta alla questione, con la sentenza di Cassazione Civile n. 17438 del 12 ottobre 2012 con cui la Corte conferma la sentenza della Corte d’Appello di Brescia del 22/12/2009 la quale ha riconosciuto ad un manager la malattia professionale contratta dopo aver utilizzato in modo intensivo per 12 anni telefoni mobili.
Una sentenza però non ha valore scientifico e non può determinare la cancerogenicità delle tecnologie mobili per questo sono in corso studi finalizzati per valutare in modo definitivo eventuali effetti a lungo termine dell’uso dei telefoni cellulari e dei campi elettromagnetici da essi generati.
In questo clima di incertezze il Ministero della Salute ha pubblicato alcune indicazioni sui possibili rischi per la salute causati dall’uso di telefoni cellulari insieme a comportamenti responsabili per controllare l’esposizione ai campi elettromagnetici.
Il Consiglio superiore di sanità per informare e non creare falsi allarmismi ha espresso una serie di raccomandazioni e semplici comportamenti volti alla riduzione dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dai telefoni cellulari.
Ministero della Salute: rischi cellulari