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Pubblicato il 07 Gennaio, 2025

di Ing. Riccardo Borghetto, Amministratore Unico di Lisa Servizi

Ormai il 2024 è alle spalle. In ambito sicurezza sul lavoro ce lo ricorderemo.

Si sono verificati alcuni infortuni mortali multipli, che hanno avuto una cassa di risonanza nella stampa e che hanno portato ad una certa frenesia politica con la produzione di ulteriori modifiche normative nel tentativo di ridurre il numero di morti bianche.

I dati a consuntivo Inail non sono ancora disponibili, ma non siamo andati bene. Lo sappiamo.

Anche se l’ osservatorio di Bologna sui morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli, non è un ente “ufficiale”, nel 2024 ha registrato 1.481 morti sul lavoro, di cui 1.055 sui luoghi di lavoro e il resto in itinere. Secondo Soricelli: «Il 2024 è stato l’anno peggiore da quando ho aperto l’Osservatorio».

Infortuni mortali 2024 un primo bilancio

Immagine generata con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

 

D’altra parte anche i dati Inail, anche se ufficiali, non sono completi e quindi sottostimati. Infatti si basano sulle denunce presentate da lavoratori assicurati Inail. Non tutti i lavoratori sono obbligatoriamente assicurati presso l’Inail, come:

  • Liberi professionisti: Professionisti come avvocati, architetti o ingegneri che operano in proprio senza dipendenti
  • Militari, guardia di finanza e altre forze di polizia
  • I lavoratori in nero (Secondo l’Istat, 3 milioni di irregolari nel 2021).

Il 2024 sarà ricordato come l’anno di quattro vere e proprie stragi sul lavoro:

  • 5 morti in un impianto fognario a Casteldaccia (6/5/2024)
  • 7 morti per una esplosione in una centrale idroelettrica a Suviana (9/4/2024)
  • 5 morti presso il cantiere edile della Esselunga di Firenze (16/2/2024)
  • 5 in un impianto di stoccaggio idrocarburi a Calenzano (9/12/2024)

Ricordiamo anche l’esplosione ha fatto crollare una parte di un capannone della Toyota Material Handling di Bologna provocando due morti, un ferito grave e una decina in condizioni più lievi.

Ricordiamo il 2024 anche per l’entrata in vigore della patente a crediti, il pasticcio sulla norma applicabile alla formazione dei preposti e il mancato accordo Stato Regioni sulla bozza definitiva della formazione.

Come ogni anno assistiamo al discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Mattarella, alle proteste sindacali, alle 1000 idee provenienti dal mondo associativo e della consulenza.

Dal punto di vista dei risultati non cambia nulla.

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