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Pubblicato il 18 Marzo, 2020

Incidenti domestici è sicuro stare in casa?

Incidenti domestici è sicuro stare in casa?

di ing. Emanuele Livieri

Ai tempi del Coronavirus siamo sempre più “costretti” a rimanere tra le mura di casa per ridurre la possibilità di contagio, nostra e della collettività. E’ necessario quindi armarsi di pazienza e cercare nuove attività per occupare il tempo.

Una soluzione sarà sicuramente quella di dedicarsi a piccole attività in ambito domestico, spesso tralasciate o posticipate per esigenze ad esempio di riposo: dalla pulizia straordinaria di casa, alla preparazione di pranzi e cene, fino all’attività di giardinaggio.

Ma i lavori domestici sono davvero così sicuri, in un periodo in cui è assolutamente necessario ridurre gli accessi al pronto soccorso e non occupare risorse della sanità pubblica?! Sappiamo già che la risposta è no. Gli incidenti domestici rappresentano un vero e proprio problema sanitario e già incidono fortemente sul Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo una definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per infortunio si intende: “l’evento improvviso determinato da causa esterna involontaria – anche se alla stessa contribuiscono come concausa le condizioni psicofisiche del soggetto interessato – che causi danno per la salute dello stesso, definito a sua volta come infortunato”. Si definisce infortunio domestico l’evento con le caratteristiche sopra descritte occorso nell’ambito della residenza abitativa o nelle relative pertinenze quali scale esterne, giardini, cantine, garage, terrazze, ecc.

Incidenti domestici: quanti sono?

L’Istituto Superiore di Sanità [issalute.it – incidenti domestici – 29 Luglio 2019] informa che annualmente si verificano circa 4,5 milioni di infortuni domestici; un numero, però, inferiore a quello reale, considerando anche tutti quegli incidenti che, non avendo bisogno di un intervento medico, non vengono denunciati. Si stima che in Italia oltre 1 milione e 900 mila persone all’anno accedano ai pronto soccorso degli ospedali a causa di incidenti domestici. Dai dati dei ricoveri ospedalieri risulta che oltre 80.000 all’anno vengano eseguiti proprio per questa causa.

Più di 5000 accessi giornalieri al pronto soccorso.

Più di 200 ricoveri giornalieri (in media).

Gli ambienti domestici in cui si osserva il maggior numero di infortuni sono cucina (20%), soggiorno e camera da letto (26%), scale (10%), bagno (7%), garage, cantina e giardino (20%). Cadute, scivolamenti, inciampi rappresentano circa il 50 % degli incidenti domestici più frequenti: l’uso di scale (sia fisse che portatili), pavimenti scivolosi, sedie e sgabelli sono tra le principali concause di incidente. Ma anche l’utilizzo di piccole attrezzature, come gli elettrodomestici e le macchine da giardino, e l’uso di attrezzi e accessori (coltelli, bicchieri, bottiglie) comportano eventi infortunistici: distorsioni, contusioni, fratture, ferite da taglio. Meno frequenti, ma comunque con esiti anche gravi, concause che portano a folgorazione, scottature, ustioni intossicazione da prodotti chimici.

incidenti domestici

E le cause? Uso improprio di apparecchi domestici o in generale di oggetti che troviamo in casa (es. sedia e sgabello utilizzati per raggiungere punti più elevati, magari in pantofole). Scarsa conoscenza dei rischi (es. rischio chimico per l’uso di prodotti di pulizia).  Sottovalutazione del pericolo (es. attività di manutenzione elettrica fatta in casa su apparecchi o sullo stesso impianto). Abitudini quotidiane (es. correre per le scale). Chi più ne ha, più ne metta..

Attenzione. La principale causa è sempre la stessa: comportamento a rischio, spesso giustificato (da se stessi) proprio perché in ambito domestico e senza alcuna forma di controllo. “A casa mia faccio come voglio io”. “Non mi sono mai fatto male”. La percezione del rischio è spesso distante dal rischio reale dell’attività svolta: ad esempio l’attività “sfalcio del prato” in Azienda viene svolto, a volte da ditte terze qualificate, ma comunque con l’uso di adeguati dispositivi di protezione (scarpe antinfortunistica, guanti per rischio meccanico, visiera, abbigliamento adeguato) mentre a casa in ciabatte e senza alcun DPI.

incidenti domestici

E’ quindi necessario porsi sempre alcune domande prima di iniziare qualsiasi lavorazione:

  • POSSO svolgere l’attività correttamente ed in sicurezza? Cioè ho a disposizione mezzi, dispositivi, attrezzi e altro per farlo?
  • SO svolgerla correttamente ed in sicurezza? Cioè ho le conoscenze adeguate a farlo? Ne conosco i rischi? So come evitarli ed eventualmente gestirli? (informazione, formazione, addestramento)
  • VOGLIO farla correttamente ed in sicurezza, rispettando i tempi per la lavorazione? Quindi ad esempio senza fretta?

 

  • EMERGENZA Nel caso mi facessi male chi mi aiuta? Vale davvero la pena esporsi a tale rischio?

Se la risposta a una sola di queste domande è NO, è consigliabile non svolgere la lavorazione, perché rischiosa per la nostra sicurezza e salute.

 

 

Le situazioni di pericolo che possono essere presenti in casa le possiamo facilmente individuare e risolvere. Al seguente link è possibile scaricare un esempio di lista di controllo per verificare la “sicurezza in casa” per gli aspetti “strutturali”:

 https://www.bfu.ch/media/hcjfkqk5/lista-di-controllo-per-la-sicurezza-in-casa.pdf

 

 

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