Pubblicato il 05 Marzo 2024

L’integrazione della gestione dei cambiamenti climatici negli standard ISO9001 e ISO14001

L’integrazione della gestione dei cambiamenti climatici negli standard ISO9001 e ISO14001

Un passo in avanti per una gestione aziendale più responsabile e sostenibile.

A febbraio 2024 gli standard ISO9001:2015 e ISO14001:2015 hanno avuto delle integrazioni grazie a due emendamenti riguardanti:

  • Il punto 4.1 dove viene aggiunto il requisito: “L’organizzazione deve determinare quanto possano essere rilevanti i fattori legati al cambiamento climatico”.

  • Il punto 4.2 dove viene aggiunta la nota: “Le parti interessate rilevanti possono avere esigenze connesse al cambiamento climatico”.

Questa novità entra in vigore da subito, per cui gli enti di certificazione sono tenuti a verificare il rispetto di tali requisiti.

I due emendamenti sono identici per i due standard ed è possibile scaricarli da:

https://www.iso.org/standard/88209.html

https://www.iso.org/standard/88431.html

Seppur le integrazioni siano molto contenute, dietro a qualche riga si nasconde un problema assai più complesso ovvero quello per un’Organizzazione di perseguire i propri risultati senza essere di ostacolo alla lotta al cambiamento climatico.

Già la scorsa estate le Organizzazioni hanno dovuto rivedere alcune modalità di lavoro per far fronte alle ondate di calore ed introdurre la Cassa integrazione per i lavoratori (la parte interessata) in caso di caldo con temperature superiori ai 35 °C. Non è da escludere che in futuro le Organizzazioni dovranno rivedere i propri orari e le proprie modalità di lavoro oltre che quelle che dei fornitori di materie prime e di servizi. 

C’è da precisare che non è solo il caldo ad influire negativamente su un’organizzazione e sulla sua capacità di perseguire i risultati attesi, ma anche altri eventi estremi che negli ultimi anni si stanno presentando sempre più frequentemente anche in zone del mondo dove fino a poco tempo fa non si verificavano.

Questi eventi possono provocare:

  1. Interruzione dell’attività di un’organizzazione (un‘esondazione di un fiume che può avere danneggiato irrimediabilmente gli impianti elettrici),

  2. Interruzione della catena di approvvigionamento (una forte siccità che può avere dimezzato il raccolto da un Paese fornitore di materie prime necessarie al mio processo produttivo),

  3. Problemi di trasporto di merci (dei guasti ad un impianto di circolazione su rotaia a seguito di una tempesta),

  4. Danneggiamento delle merci (per lo stoccaggio in un ambiente troppo caldo e umido),

  5. Problemi di carattere assicurativo (una tromba d’aria che può aver scoperchiato il tetto di un capannone).

Cosa deve fare dunque un’Organizzazione?

Agire preventivamente: partire dall’analisi del contesto e rivedere la propria matrice di rischi e opportunità, comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate alla luce dei due emendamenti.

È importante che un’Organizzazione sia in grado di capire se questi eventi possono coinvolgerla e che misure adottare per contrastarli.

Attraverso una gestione più responsabile e sostenibile evito di trovarmi impreparato e posso anche trarne un vantaggio aziendale competitivo.

Lisa Servizi può affiancare le organizzazioni a implementare le modifiche richieste al SGA/SGQ. Contattaci per saperne di più.

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