Pubblicato il 23 Aprile 2019

Lavoro in nero e altre irregolarità: Vigilanza 2018
E’ stato presentato il rapporto annuale sull’attività di vigilanza nel 2018 condotta da Ispettorato del Lavoro, Inps e Inail.
Com’era prevedibile, in un paese che ha eliminato i voucher al lavoro, strumenti pensato da Marco Biagi per combattere il lavoro nero e ideale per certi tipi di attività lavorativa, si conferma che molte delle aziende ispezionate sono ad alto tasso di lavoro in nero e di irregolarità.
Vi è da dire che anche l’attività di vigilanza si è concentrata su attività ad alto rischio di irregolarità.
Nel dettaglio su 144.163 aziende ispezionate (su un totale di 4.400.000 fonte Istat, pari al 3,2%) le ispezionate sono 98.255 con 162.932 lavoratori irregolari, 42.306 caratterizzate da lavoro in nero (40% del totale della forza lavoro).
In pratica il tasso di irregolarità è stato pari al 70%.
Siamo un paese normale?
Tra le attività messe in campo vi è stata l’azione di contrasto al caporalato con 1474 lavoratori interessati con il 46% dei lavoratori totalmente in nero.
Per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro, limitatamente alle aree su cui ha competenza l’INL, l’82% delle aziende sono risultate irregolari (16.394 su 20.942 in totale. Su 4.400.000 aziende con lavoratori rappresentano solo il 0,5% del totale), in crescita del 5% rispetto al 2017. La maggior parte degli illeciti (54%) ha riguardato il titolo IV cantiere temporanei e mobili.
Stupisce l’autoreferenzialità della struttura espressa dal sottosegretario al lavoro, Claudio Cominardi e il direttore dell’INL Leonardo Alestra:
“Evidenziando gli ottimi risultati ottenuti dall’Agenzia sul piano della efficacia dei controlli, in particolare in relazione ai fenomeni di violazione di maggior allarme sociale, quali il lavoro “nero”, il caporalato e l’intermediazione illecita.”
A nostro avviso percentuali cosi alte di non rispetto della norma fanno pensare che le leggi Italiane siano sbagliate. E non è che la situazione sia destinata a migliorare con la repressione.
Non si vede un miglioramento rispetto al passato e soprattutto un numero di controlli bassissimo rispetto al totale: la probabilità di “essere beccati” è molto bassa.
All’attività di vigilanza hanno partecipato:
-2100 ispettori del lavoro;
-391 carabinieri
-1143 ispettori Inps
-284 ispettori Inail
Tra i settori merceologici maggiormente interessati ci sono proprio quelli che fanno spetto ricorso a prestazioni temporanee e che beneficiavano dei contratti a voucher, oggi non più utilizzabili:
-servizi di alloggio e ristorazione (54% lavoratori in nero)
-commercio (28%)
-attività manufatturiere (39%)
-agricoltura (51%)
Fonte: INL, rapporto annuale attività di vigilanza 2018
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